Parole, suoni, colori da assaporare: il linguaggio dei sensi

Tornati in presenza, dopo due anni di reclusione, più o meno rigida, a seconda dell’andamento del coronavirus, abbiamo pensato di ampliare ancora più gli spazi a disposizione degli studenti, con un progetto condiviso: Parole, suoni, colori da assaporare: il linguaggio dei sensi,

Siamo partiti dalla necessità, comune a noi tre docenti, di abbattere le abituali divisioni disciplinari, per creare un ambiente culturale di ampio respiro e ricco di stimoli. 

Sebbene il progetto fosse complesso, se non addirittura arduo, confidavamo nella risposta degli studenti che, molto spesso, davanti a ciò che è più difficile e inusuale, dimostrano risorse inaspettate.  

Il punto di partenza è stato quello più ovvio per alunni del classico, ossia la scrittura, sempre però con la consapevolezza che questa rappresentava solo una tappa del percorso.

Sono poi partite le fasi musicale e grafica con lezioni teoriche e pratiche, in cui sono stati mostrati e illustrati esempi significativi di evoluzioni simboliche e sinestetiche di parole e testi nei linguaggi musicale, grafico, pittorico, visivo.

Ovviamente il lavoro per gli studenti è stato molto impegnativo, lo vedrete sottolineato in alcune introduzioni del volumetto redatto dalla IVH, ma nel contempo percorribile, di grande soddisfazione e valore sotto ogni punto di vista, in particolare culturale, relazionale e del benessere personale (notevole a tale riguardo è il Prologo della IVF).

Riguardo il lavoro di scrittura, vi troverete davanti a un fiorire di favole, racconti e fiabe legati formalmente ai modelli antichi, ma per i contenuti spesso calate in problematiche attuali (L’ape diversa; Il cigno Michelle) o che sono spontanee e ben riuscite varianti di famosi miti (il ragazzo dei Tre doni sembra un Paride che, attraverso una scelta oculata riesce ad ottenere saggezza, potere e amore). Fanno capolino poi animali estranei alla tradizione favolistica classica, ma che sono portatori di messaggi antichi (La saggezza del camaleonte; Il bruco Pietro). Compare anche una felice allusione al racconto gotico (Il ritratto della fanciulla).

Un posto a parte occupano le Pagine di diario redatte dalla IVH, frutto di uno scavo interiore di gruppo, con cui gli studenti ci comunicano il loro mondo, in cui prioritaria è la ricerca d’identità, in autoritratti, in cui, anche figurativamente, si mettono a nudo, alla ricerca di modelli da seguire, avvolti da un turbinio di colori, che attende di essere placato e riordinato in un armonioso arcobaleno.

Parte integrante del lavoro sono le illustrazioni, nate assieme ai racconti, molte delle quali tradizionali e talvolta volutamente semplici, altre più complesse e innovative nella forma o nell’uso dei colori e le musiche originali, di cui vi offriamo alcune testimonianze in video anch’essi costruiti dagli studenti durante ore di laboratorio musicale extra curriculare.

Dato il gradimento dichiarato dagli studenti e, lo diciamo apertamente, la nostra soddisfazione personale, auspichiamo di poter realizzare anche in futuro percorsi di questo tipo.

Arcangelo Di Donato, docente di disegno e storia dell’arte

Daniela Mazzon, docente di materie letterarie, latino e greco

Enrico Trevisanato, docente di educazione musicale

IV H: Favole e Racconti
IV F: Favole e fiabe

Niccolò Pincilori:

Favola del bruco Pietro

Allegati

IVH racconti completo copertina indice .pdf

IVF definitivo copertina indice e introduzione .pdf