Progettiamo le Scienze

“Progettiamo le Scienze” nasce da un’esigenza didattica nel contesto pandemico nell'anno scolastico 2020-21, dove i rapporti interpersonali sono limitati dal distanziamento sociale. L’obiettivo principale è stato quello di stimolare gli alunni ad ampliare le skills sviluppate durante l’anno scolastico, approfondendo parti del programma didattico svolto, che nell’allievo hanno suscitato più interesse. Inoltre è stato possibile valutare l’acquisizione di competenze digitali e la rielaborazione delle informazioni trovate sul web. Altro punto cardine del progetto è stato quello di integrare le informazioni con un modello di supporto volto all’interazione con i familiari ed i pari. Una volta tornati a scuola gli studenti si sono messi in gioco esponendo all’intera classe il lavoro svolto. Quest’ultima fase è risultata cruciale al fine di abbattere i muri dell’introversione, innalzati nel periodo di DAD.

Il progetto didattico, proposto dalla professoressa Mariapaola Cicoria,  ha avuto come protagonisti gli studenti delle classi IVA, IVB, IVE, IVG, IVH con fine ultimo l’inclusione e la cooperazione tra pari e con la famiglia. Ciò è stato possibile grazie a tecniche quali il Cooperative learning, il Problem Solving e la Flipped Classroom.

La passione per la materia e l’attività intesa come momento di socialità (anche se a distanza), ha portato risultati più che soddisfacenti, dove alcuni progetti si sono distinti per creatività e intuito e sono qui presentati.

 

ACCUMULATORE GRAVITAZIONALE

Ad oggi sono in corso numerosi studi riguardanti soluzioni relative allo stoccaggio dell’energia.Tra questi, una soluzione semplice dal punto di vista del modello fisico e sostenibile dal punto di vista ambientale è il ricorrere all’accumulo di energia potenziale attraverso il sollevamento di masse di medie dimensioni. Questi sistemi, chiamati “ Sistemi di accumulo Gravitazionale”, sono molto efficienti, con capacità (virtuale) di stoccaggio per un tempo illimitato, con alcuna emissione di CO2 nelle fasi di lavoro. Il modello effettuato in piccola scala è una riproduzione fedele di un accumulatore di energia.

 
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OASI DESERTICHE

Da diversi anni a questa parte, per fronteggiare la scarsità di acqua nelle zone aride del pianeta, si è ricorsi a sistemi del tutto innovativi. Sebbene nelle zone desertiche l’acqua non si trovi in superficie, ne è presente una grande riserva nel sottosuolo. Captarla in maniera pratica e sostenibile, limitando l’impatto antropico oggi si può, grazie ad un sistema di prelievo che utilizza l’energia solare, attraverso l’istallazione di pannelli. L’acqua viene estratta tramite una pompa e portata in superficie attraverso delle condotte. Il modello proposto in piccola scala è una riproduzione fedele di un sistema di captazione d’acqua tramite l’energia solare. 

 
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PLANETARIO MOTORIZZATO

Il planetario motorizzato è derivato dal progetto originale di Stan Patrick, pubblicato sul sito “instructables” e realizzabile mediante l’utilizzo di una stampante 3D. Il modello è la ricostruzione del Sistema Solare, con lo scopo di illustrare il moto di rivoluzione dei singoli pianeti intorno al Sole e delle tempistiche necessarie per ognuno a compiere un giro completo intorno alla propria orbita.

 
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